Copertura e Impermeabilizzazioni a Milano

Quando si tratta di copertura e impermeabilizzazioni a Milano non ci si deve affidare al caso ma mettersi nelle mani di professionisti altamente competenti. Infatti, si tratta di un lavoro che deve essere eseguito su misura, dopo un’accurata indagine preliminare e un sopralluogo. D’altra parte, non esiste solo un tipo unico di guaina impermeabile, dunque non è un’operazione meccanica e basta, richiede anche una certa competenza tecnica nella scelta.

Oltretutto questo tipo di materiali e le tecnologie che si sviluppano per produrli e per posarli continuano ad evolversi nel corso del tempo, perché si cerca sempre di adottare delle soluzioni migliori, più efficaci, più durature e che abbiano dei costi competitivi. Per quanto riguarda i materiali, delle guaine, ne esistono di tanti tipi diversi, alcune semplici in sede di posa, altre molto più efficaci quando si tratta di andare ad esaminare il risultato finale della loro applicazione.

La guaina bituminoso più diffusa in assoluto, ovvero quella che è più utilizzata in sede di impermeabilizzazione e copertura, è quella che è formata da catrame e da ardesia. In tanti casi, infatti il tetto non viene ricoperto dalle tegole, perciò questo tipo di guaina è utile perché rimanendo esposta alla vista diventa una sorta di tetto di per sé, così come le guaine che hanno del rame al loro interno. Alcune ditte utilizzano una guaina che si posa quando è liquida perché è molto più facile applicarla nella maniera corretta, però bisogna avere delle competenze specifiche e dei professionisti bravi con la spatola dal momento che gli strati di questo tipo di guaina devono essere almeno due.

 

Come si sceglie la guaina bituminoso per la impermeabilizzazione del proprio tetto

 

Di solito la guaina bituminoso si sceglie a seconda del tipo di tetto che dobbiamo andare a impermeabilizzare, ognuno ha delle necessità diverse. È vero che è importante anche dare un occhio di riguardo al tipo di budget che abbiamo a disposizione, però c’è anche da contare un fattore specifico che riguarda, appunto, la funzionalità della guaina. Perché risparmiare da questo punto di vista non è mai un bene se andiamo poi a fare una scelta che non è quella ottimale.

Comunque si può richiedere un preventivo rispetto al tipo di guaina necessaria per il nostro tetto, per avere l’impermeabilizzazione migliore, in modo da avere un minimo di programmazione preliminare rispetto all’intervento di ristrutturazione. La guaina più classica in assoluto ha il metodo di posa a caldo. Ciò significa che viene posata utilizzando una fiamma in grado di fonderne una parte per incollarla alla superficie. E differisce dalla posa a freddo perché quest’ultima viene eseguita utilizzando una parte adesiva che va a fare da collante con lo strato del tetto impermeabile.

Quando invece si utilizza la guaina liquida e dunque si va a stendere con una spatola, ci sono due strati, che vengono separati tra di loro da una rete molto sottile. Come facciamo a sapere di quale tipo di impermeabilizzazione ha bisogno il nostro edificio? Dobbiamo richiederlo a una ditta specializzata ovviamente.

Puoi Contattarci al numero 0238093736

Impermeabilizzazioni Milano

Per riuscire a realizzare delle buone impermeabilizzazioni Milano possono essere utilizzate delle guaine bituminose che sono perfettamente efficace soprattutto quando si deve intervenire su una copertura piana.

Più che procedere da soli, anche vista l’importanza di questo tipo di lavoro, si deve contattare un’azienda specializzata e soprattutto avere contatto con dei professionisti esperti che si rendono disponibili a recarsi all’indirizzo dell’edificio da impermeabilizzare. In questo modo si potrà studiare la situazione del profondo e procedere con questa opera di ristrutturazione. Effettivamente le guaine bituminose non vengono poste solamente su coperture piane ma anche su coperture inclinate, solo che devono essere utilizzate tutte le specifiche corrette, tenendo in conto di tutti i dettagli e di tutte le peculiarità del tetto perché altrimenti l’operazione potrebbe non essere efficace così come la si desidera.

Di solito quando si tratta di andare a impermeabilizzare un capannone industriale bisogna tenere in conto delle esigenze di protezione specifiche che vengono richieste, dal momento che all’interno di un capannone ci sono delle strumentazioni, delle merci e dei materiali che devono essere protetti dall’acqua che potrebbe entrare dal tetto e dall’umidità.

In tal proposito si potrebbe utilizzare una guaina bituminosa ardesiata, molto utile anche quando si è esposti in una posizione dove batte frequentemente il sole. Per quanto riguarda i costi sono incredibilmente interessanti, ma non è facile stabilirli all’interno di un articolo perché si tratta comunque di una variabile che segue le caratteristiche dei tetti che devono essere impermeabilizzati.

 

Che cos’è una guaina bituminosa e perché la si usa per impermeabilizzare il tetto

 

La guaina bituminosa è un materiale molto diffuso nell’ambiente delle impermeabilizzazioni, perciò tutte le aziende la conoscono e spesso la adottano come soluzione preferibile. Viene prodotta andando a lavorare il petrolio e riesce a diventare uno tra i migliori materiali impermeabilizzanti sul mercato. Le sue caratteristiche sono quelle di una incredibile resistenza alla sollecitazione esterna, la capacità di allungamento, lo spessore che ne garantisce la calpestabilità.

Grazie alla guaina bituminosa si possono andare a fermare eventuali infiltrazioni d’acqua nel tetto che possono essere molto rischiose perché col tempo potrebbero fatturare e lesionare la struttura, portandola in uno stato di degrado piuttosto pericoloso. È possibile utilizzarla su qualunque tipo di tetto? La si può sicuramente utilizzare su quei tetti che sono stati costruiti in calcestruzzo prefabbricato, o in cemento armato ma può subire anche un processo di saldatura quando viene adottata andando a porla su altri materiali isolanti.

La guaina bituminosa viene posata da professionisti del settore, a fiamma.

Questa posa a caldo viene ottenuta andando a utilizzare un cannello a gas propano che riesce a fondere la molecola fino a farla amalgamare al suo supporto. Si può pensare ad ottenere una aderenza completa, ma anche lavorare in semi dipendenza o in indipendenza. In quest’ultimo caso la membrana viene prima appoggiata a secco, incollando poi solo le sovrapposizioni.

Esteticamente le guaine bituminose vanno benissimo anche come copertura finale, altrimenti si possono andare ad inserire come strati protettivi che si situano tra il tetto e le tegole.

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